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La casa del futuro è la casa del passato.
Nei miei ormai 33 anni di esperienza nel settore immobiliare ho avuto la fortuna, o la sfortuna, di assistere ad una lunga serie di mutamenti sociali e tecnologici che conseguentemente hanno caratterizzato il nostro modo di vivere. La pandemia che stiamo vivendo non fa affatto eccezione; ha infatti contribuito all'inserimento di una serie di norme, tra cui La DAD e lo Smart Working, che hanno mutato l'organizzazione degli spazi abitativi. Occorrono infatti intere stanze in cui gestire i metri quadrati in funzione di queste nuove attività che, per motivi legati alla concentrazione mentale o dall'ingombro delle postazioni pc, webcam, microfoni, quaderni e documenti vari non possono essere effettuate negli spazi della quotidianità quali camere, cucine o soggiorni.

Si potrebbe anche aprire una parentesi riguardante la sporcizia provocata dalle ventole dei computer o dalla cancelleria lasciata giacere su tavoli e scrivanie, ma questo tipo di disagio ormai lo abbiamo vissuto quasi tutti. L'isolamento domestico in molti casi è stato sentito come una vera e propria prigionia, specialmente da chi vive in immobili che non sono dotati di spazi esterni quali giardini, terrazzi o balconi abitabili. La speculazione edilizia che ha caratterizzato il nostro Paese ci ha mostrato una vera e propria riduzione dei metri quadri delle nostre abitazioni: in moltissimi casi è sparito il salone in favore di un soggiorno con angolo cottura, anche le camere e le camerette si sono ridimensionate notevolmente, si sono favoriti tagli come i bilocali o i trilocali e i quadrilocali, salvo rare occasioni, sono quasi spariti dalle nuove costruzioni. C'è però un ma. L'introduzione del Superbonus 110% sta dando numerose opportunità di lavoro e rivalorizzazione di strutture che già da un po' sentivano il peso degli anni. La possibilità di potenziare la classe energetica, di applicare un cappotto termico, una fibra antisismica, impianto fotovoltaico, colonnine per la ricarica delle auto elettriche, cambiare caldaia in favore di una più moderna con un miglior rendimento, sostituire gli infissi e, per ultimo ma non meno importante, usufruire di tutta un'altra serie di bonus per la ristrutturazione interna delle nostre case, sta di fatto aumentando la competitività sul mercato dei vecchi immobili che, a parità di taglio, sono dotati di più metri quadrati che spesso significano una stanza in più da destinarsi a tutte quelle attività sopra citate. Forse è ancora presto per affermarlo con certezza ma molto probabilmente la casa del futuro sarà proprio quella del passato.

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